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| Foto di DALLA PARTE SBAGLIATA |
pps: su anch'io Vorrei che Saviano rispondesse. A meno che non consideri già risposta sufficiente la sua vita, le sue opere. A me, dopo l'intervento di Vik, nel riequilibrato rispetto esplicito di tutti, anche solo questo basterebbe. Magari però a mia probabilissima insaputa c'è già stato un qualcosa che non è il silenzio a cui sono rimasto, su questo come sull'altro tema sollevato da Umberto Santino. A questo punto però tutto mi si complica, e perfino il silenzio non importa più quanto probabile/improbabile diventa non-non-interpretabile. Imprecettibile. Non è un errore, e la differenza non è impercettibile. O no? non si tratta di leggere o meno, giudicare / interpretare, prendere o non prendere posizione. Come leggere meglio per potere scrivere meglio allora? In libertà e per tutti, casualmente e se ho capito qualcosa, resterebbe il rizoma nelle sue opposizioni all'albero?
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